Djibouti

In Breve

La Repubblica di Djibouti è situata nella parte settentrionale del “Corno d’Africa”, tra l’Eritrea e la Somalia. Collocata all’imboccatura meridionale del Mar Rosso, le acque di Gibuti risentono dell’influenza dell’Oceano Indiano che vanno a mescolarsi con quelle del Mar Rosso; in virtù di questo fenomeno, i suoi fondali sono imprevedibili grazie all’impressionante quantità di pesce corallino, relitti e soprattutto dalla presenza di un consistente gruppo di squali balena solitamente da novembre a febbraio.

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Introduzione

Clima: Il clima di Gibuti è desertico, con piogge rare. La temperatura media dell’aria è dai 25° ai 35° mentre la temperatura dell’acqua va dai 27° invernali ai 32° estivi.

Formalità: Richiesto passaporto con validità minima di sei mesi dalla data di rientro del viaggio ed almeno 2 pagine libere affiancate. Non deve contenere visti di Israele. Per i cittadini di nazionalità italiana il visto turistico si ottiene tramite il nostro corrispondente locale all’arrivo nel paese. 

Vaccini: Il vaccino contro la febbre gialla è obbligatorio per tutti i viaggiatori di età superiore ad 1 anno provenienti da Paesi a rischio di trasmissione della malattia.

Fuso orario: Lancette avanti di due ore rispetto all’Italia, una quando in Italia è in vigore l’ora legale. 

Lingua: Il francese e l'arabo sono le lingue ufficiali. 

Moneta: L'unità monetaria è il Franco di Djibouti (DJF). In crociera sono accettati pagamenti in Euro o Dollari. 

Elettricità: 220 v, prese europee in barca.

Tutte le informazioni aggiornate su DJIBOUTI possono essere anche reperite sul sito www.viaggiaresicuri.it. Clicca qui  per tutti i dettagli (servizio a cura del Ministero Affari Esteri)

Scheda Tecnica

La Repubblica di Djibouti è situata nella parte settentrionale del “Corno d’Africa”, tra l’Eritrea e la Somalia. Collocata all’imboccatura meridionale del Mar Rosso, le acque di Gibuti risentono dell’influenza dell’Oceano Indiano che vanno a mescolarsi con quelle del Mar Rosso; in virtù di questo fenomeno, i suoi fondali sono imprevedibili grazie all’impressionante quantità di pesce corallino, relitti e soprattutto dalla presenza di un consistente gruppo di squali balena stanziali che da novembre a febbraio si radunano all’interno del Golfo del Ghoubbet, poche miglia a nord ovest di Gibuti. Saranno proprio questi splendidi animali i protagonisti di questo viaggio assieme ad uno straordinario paesaggio emerso le cui caratteristiche geologiche sono uniche al mondo e questa peculiarità sembra riflettersi nel carattere e nello spirito del luogo.
L’ultima giornata verrà dedicate alla visita del Lac Assal, un vasto lago salato posto 150 mt. sotto il livello del mare, circondato da vulcani inattivi e impressionanti distese di lava. Il lago Assal è il punto più basso del continente africano, qui la depressione offre vedute impressionanti dove il bianco accecante dei cumuli di sale contrasta con i neri campi lavici che li attorniano

Immersioni

Collocata all’imboccatura meridionale del Mar Rosso, le acque di Djibouti risentono dell’influenza dell’Oceano Indiano che vanno a mescolarsi con quelle del Mar Rosso; in virtù di questo fenomeno, i suoi fondali sono imprevedibili grazie all’impressionante quantità di pesce corallino, relitti e soprattutto dalla presenza di un consistente gruppo di squali balena stanziali che da novembre a febbraio si radunano all’interno del Golfo del Ghoubbet, poche miglia a nord ovest di Gibuti. Saranno proprio questi splendidi animali i protagonisti di questo viaggio assieme ad uno straordinario paesaggio emerso le cui caratteristiche geologiche sono uniche al mondo e questa peculiarità sembra riflettersi nel carattere e nello spirito del luogo. Per questa ragione i diversi avventurieri che nel periodo coloniale hanno scelto di stabilirsi qui, avevano sicuramente percepito questo « spirito estremo ». Personaggi dello spessore letterario di Arthur Rimbaud e Henry de Monfreid sono venuti a Gibuti per trovare una condizione di isolamento, quasi di confino naturale, lontano dall’ipocrisia e dai fasti del mondo occidentale. A Gibuti aleggiano alcune leggende fortemente radicate nelle popolazioni locali, leggende che sono sopravvissute al colonialismo, alle rivoluzioni e alla guerra civile: una di queste riguarda proprio il golfo del Ghoubbet e narra di forze soprannaturali presenti nelle acque del mare circondato dalle sue alte falesie. Si racconta che molto tempo fa, nel mezzo del golfo sorgesse un’isola circondata dal fuoco, un giorno quest’isola chiamata Ile du Diable (l’isola del Diavolo) scomparve inghiottita dalle acque e tutt’intorno ad essa non rimase che un cerchio di fuoco. Un luogo che evoca il timore delle forze misteriose. Le forze degli inferi si impossessarono del posto e nessuna imbarcazione di pescatori si avventurò per molto tempo in queste acque considerate troppo pericolose. Per un geologo del nostro tempo è facile immaginare a quali forze naturali facesse riferimento la leggenda, ma le popolazioni Afar continuano a tenerla viva per rispetto delle tradizioni tramandate dal passato. L’itinerario denominato Ghoubbet si articola negli splendidi golfi di Tadjoura e in quello di Ghoubbet el Karab con immersioni come la strabiliante Sec della Passe, battuta da correnti molto intense così come la Petit Passe con il cappello a 16 mt dove si estende un plateau ricoperto di alcionari. Immersioni impegnative che richiedono molta attenzione per le condizioni di correnti particolarmente intense che potranno essere effettuate soltanto in condizioni di corrente entrante e quindi con l’ausilio della tabella delle correnti. Branchi di pelagici verranno avvistati nel blu. Poi l’immersione a la Ile aux Requins che si effettua lungo la parete Est dell’isola dove a poca distanza si trova un piccolo scoglio a 35 mt di profondità con grosse cernie presenti ovunque. Nel blu si assiste al passaggio di esemplari di carangidi e squali da barriera. Durante l’immersione denominata La Faille (la Faglia), ci s’immergerà all’interno di una lunga faglia sommersa che è la prosecuzione della Rift Valley esterna: la spaccatura che dal centro dell’Etiopia raggiunge le coste di Gibuti per poi inoltrarsi sott’acqua. Altre immersioni si effettueranno nel corso della crociera così come quella sul relitto del Faon, collocato poche miglia fuori dalle isole Mousha. ma la vera peculiarità di questo viaggio sarà dato dall’opportunità di nuotare fianco a fianco con gli splendidi esemplari di squali balena stanziali all’interno del golfo di Arta Beach, intenti a cibarsi di plancton. Una volta tanto, questa crociera, non è consigliata ai soli subacquei ma soprattutto a coloro che amano conoscere. Chiunque avrà la possibilità di nuotare in compagnia degli squali balena e visitare un mondo ancora “fuori dal mondo”.