Il Mare non ha paese, il Mare non ha padrone, è libero; libero di andare, di spostarsi in ogni dove, di avvolgere in un abbraccio materno noi, viaggiatori del Mare verticale.
La gente di Mare ha un privilegio, un dono che la natura ha offerto affinché le pieghe della pelle siano sature di sale e ogni ruga possa raccontare una storia. Il Mare respira, si affanna a baciare la battigia in un ritmico andirivieni perpetuo. Custodisce segreti… storie… ed è una cura per l’anima. Quando mi immergo il mio corpo non conosce leggi, abbandono la gravità di Newton e combatto con Archimede, faccio i conti con Boyle e Mariotte e affronto Henry ascoltando i miei tessuti saturarsi d’azoto, ma soprattutto in Mare mi sento libero, sento che il mio corpo formato dal 70% di acqua torna ad uno stato prenatale e come nel liquido amniotico vivo un’altra dimensione.
Spesso umiliato, degradato e invaso è sempre il Mare che vince, e si riprende la sua natura leccandosi le ferite che l’uomo ha saputo infliggere senza rispetto. Ma lui è li, pronto ad accogliere l’uomo per dar seguito allo spettacolo incantevole della natura sottomarina che ritmicamente cambia con le stagioni, si adatta alle nuove situazioni e si rinnova in una magia di forme e colori che l’obiettivo attento e sensibile può cogliere. In Mare sono me stesso, vivo i miei pensieri e la mia anima ribelle con il rispetto che è dovuto a questa magia blu che mi ospita il tempo di qualche scatto.
Nikon D800
Obiettivo 16mm fish eye
ISO 200
Diaframma 11
Tempo 1’/90’’
Custodia Easydive Leo3
Flash Subtronic